Queste vengono incentivate attraverso numerose iniziative interne ad aziende e cooperative, attraverso cene di lavoro una o due volte al mese, partite a sport diversi, o semplicemente uscite in compagnia di tutti, capi compresi.
Mi sorge quindi una domanda spontanea: e noi?
E noi supplenti che entriamo e usciamo dalle scuole nell'invisibilità?
E noi che passiamo un anno intero in istituti dove a Maggio impariamo finalmente il nome di "quella della classe là in fondo".
E noi neolaureati, appena usciti da aule che odorano di libri e di ansia pre-esame, che passiamo come fantasmi accanto a quasi-in-pensione-supermaestre-dalla-esperienza-secolare, che non ci aiutano, non ci considerano, e sembrano tenerci alla larga come il bambino col morbillo?
Noi in Italia siamo così: consideriamo poco la gioventù, ma anche l'anzianità (lavorativa s'intende!); evitiamo i contatti per non farci rubare il nostro tesssssoro di conoscenza.(l'immagine di gollum rende troppo bene).
In aziende già avviate, anche in Italia è possibile trovare iniziative similari,
e nella scuola?
Non sarebbe bello arrivare nel nuovo-mondo-settembrino, accolti come in prima elementare: conoscere gli spazi, i compagni, gli ambienti, e le regole?
Non sarebbe bello riuscire a portare il nostro lavoro e impegno a contatto con i colleghi, in situazioni diverse e lontane dalla pesantezza(a volte) della scuola?
Non sarebbe bello organizzare cene con i colleghi, sì, anche con quelli che non sopportiamo, partite (beh forse questa è la più difficile) o che ne so, qualsiasi cosa
pur di andare oltre la maschera del collega e magari,
non si può mai sapere,
trovare una persona amica?
Non sarebbe bello?
Sì, lo sarebbe.
La collaborazione porta vantaggi a tutti!
RispondiEliminaOccorre mettere a disposizione le proprie risorse, solo così le nostre capacità e conoscenze diventano davvero un tesoro!
Mi piacerebbe molto promuovere iniziative di questo tipo nella scuola in cui andrò a lavorare.
Se ci si aiuta, ogni problema può essere risolto!