giusto la sera prima di iniziare il mio primo anno come insegnante di sostegno.
La trovate su questo sito www.genitoricontroautismo.org
Inizia la scuola: lettera all'insegnante di sostegno |
All’insegnante di sostegno, la mamma di un bimbo autistico comincia a pensare già prima che inizi l’estate."Chissà se sarà giovane abbastanza per stare dietro alle sue corse – si chiede mentre lava, stira, prepara la pappa o guarda il proprio bambino mentre dorme - chissà se avrà la pazienza di comprenderlo nelle sue difficoltà quotidiane. Chissà se avrà quella dedizione che le consentirà di tirar fuori quello che solo l’amore può vedere in certi ‘bimbi speciali’".
Nonostante le ferie, l’ombra dell’ansia per l’incognita dell’insegnante di sostegno, accompagna ogni mamma in modo costante.
Poi, arriva il momento dell’incontro. Quante speranze, quante aspettative e quanta fiducia in quella figura che entra a far parte della vita della tua creatura. In molti dicono che il futuro di certi bambini, spesso viene segnato dall’incontro di persone in grado di dare la svolta giusta. Così, ti vengono in mente quelle parole e voli con la fantasia pensando che sia proprio quella, che ti ritrovi davanti il primo giorno di scuola, la persona che cambierà la vita di tuo figlio. Quell’insegnante prende le sembianze di un angelo…un angelo in grado di far volare alto il tuo bambino, di far realizzare i suoi, ma soprattutto i tuoi desideri.
Agli insegnanti di sostegno e non solo a loro, bensì a tutte quelle figure che si alternano nella quotidianità dei bimbi autistici (insegnanti curriculari, operatori, assistenti, etc), sono rivolte le significative parole di Jene Aviram della Natural Learning Concepts. Parole che racchiudono i sentimenti di tante mamme, bisognose di sapere solo che mentre loro sono a lavoro o in casa a fare le faccende domestiche, c’è chi con amore, si sta occupando del proprio bambino in maniera seria, professionale e amorevole.
La scuola finisce poì e si dimenticano quei giorni...ma oggi a mio figlio è stato diagnosticato l’autismo e mi ritrovo ad essere quella bambina di 8 anni: ho di nuovo disperatamente bisogno dell'approvazione della maestra, ma questa volta non per me: per mio figlio! E’ questo un sentire comune ai genitori dei bambini con autismo. Per cui, se sei un’insegnante.......QUESTO E' PER TE! Mio figlio ha l'autismo. Non lo nego...lo so! Come potrei? Lo vivo ogni giorno. Ho altri bambini. I miei amici hanno bambini, conosco la differenza! Loro fanno delle domande, mio figlio no. Loro giocano insieme, mio figlio no. Loro condividono i loro pensieri...mio figlio non può. Mio figlio è diverso. Ha una sua propria missione da compiere e io sono felice di essere dalla sua parte. Sono entusiasta quando impara qualcosa di nuovo, non importa quanto piccola. Sono orgogliosa quando riesce a fare quello che mai avrei ritenuto possibile. Godo delle sue particolarità...ti prego, gioiscine con me! Per favore, considera i suoi sforzi. Mio figlio ha molte sfaccettature. Ha debolezze e punti di forza. Ha deficit ed abilità. La gente addita sempre i suoi deficit, ma per favore...unisciti a me nel notare le sue capacità! Maestra, nei nostri incontri...ti prego...permettimi qualche volta di riconoscere con te le sue qualità positive. Ogni qualvolta tu lo farai...io tornerò a casa come camminando per aria; se non lo farai, guiderò verso casa piangendo. Mio figlio viene giudicato continuamente. Ti chiedo di non farlo anche tu! Stringiti forte a noi! Uniti faremo bene! Possiamo conquistare il mondo! Aiutami ad infondere sicurezza in mio figlio. Mostragli la sua grandezza. Prova a vedere dalla sua prospettiva, incoraggialo quanto più puoi. Facendolo, tu migliorerai la sua vita e costruirai in lui la fiducia. Lo motiverai e lo ispirerai e lui supererà le tue aspettative. Lui ti sarà eternamente grato!!" |
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