in questo periodo, si stanno concludendo gli incontri con i genitori degli alunni per i quali,
dopo un percorso di certificazione presso ASL e incontri con psicologi e specialisti vari, la scuola
si è attivata per la predisposizione di un PIANO DINAMICO FUNZIONALE (PDF), in collaborazione con la famiglia e gli specialisti che seguono il caso, e un PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI) creato dalle insegnanti di sostegno e di classe che ruotano intorno al bambino.
Agli incontri (che ad essere sincera non ho capito ancora come si chiamano perchè in ogni scuola prendono nomi diversi : gruppi H, GLO, GLH... ma credo sia quest'ultimo quello corretto) partecipano:
-insegnante di sostegno assegnato alla classe del bambino
-un insegnante curricolare della classe del bambino
-i genitori
-il referente/coordinatore dell'area sostegno della scuola
- il referente dell'ASL che si occupa del caso.
Al GLH di inizio anno i nuovi insegnanti discutono e si informano delle caratterisctiche generali del bambino, oppure gli insegnanti presentano le loro prime osservazioni di inizio anno; gli specialisti informano dell'andamento e dei progressi durante i vari incontri di psicomotricità, logopedia ecc.
Nell'incontro di fine anno si fa il punto della situazione: se gli interventi hanno avuto successo,
se sono sorte nuove problematiche, dove il bambino è arrivato ecc.
In parole povere
il GLH è il giorno della carrellata dei
NON PUò FARE QUESTO
NON RIESCE A FARE QUESTO
è TROPPO DIFFICILE
NON POTRà RIUSCIRCI
è PEGGIORATO
NON CI SONO STATI MIGLIORAMENTI.
Giusto per dare una ventata di ansia e tristezza ai poveri genitori.
Per la carità
é doveroso informare i genitori dell'andamento del figlio
sia esso positivo o negativo,
ma sicuramente ci sono modi diversi per dirlo!
Quello che faccio io,
e sicuramente non solo io,
è di finire sempre con un pensiero positivo
sul bambino:
se proprio non troviamo nulla di quello che il bambino ha fatto ultimamente
(il che mi sembra difficile)
almeno concludiamo con una piccola
speranza di miglioramento,
o ricordando gli aspetti positivi e preservati
del bambino:
lasciandoli con un sorriso.
Ricordando sempre che per noi è lavoro
e a fine giornata torniamo a casa dalle nostre vite,
mentre questo è per loro
la vita.
Teacher Maia.