Blog di una maestra con la passione per il proprio lavoro!

Benvenuti in questo blog dove si parlerà di tutto quello che ruota attorno al mondo della scuola: DSA, cooperative learning, sostegno, rapporti tra genitori e insegnanti ecc.
Inserirò anche delle schede didattiche e risorse che ho creato (e soprattutto sto creando) per il mio lavoro quotidiano, in modo che possano essere utili anche a voi!

Se volete suggerire temi, fare domande o parlare di qualsiasi cosa vi interessi, lasciate pure un commento sotto ai post o scrivetemi a maestramaia88@gmail.com!
Sono anche su:

Passatemi a trovare!

domenica 18 gennaio 2015

La valutazione a scuola- tra osservazione e verifiche oggettive

Buongiorno a voi,

oggi parlerò di un tema che interessa un po' tutti gli insegnanti, di tutte le materie e di tutti gli ordini di scuola:
 LA VALUTAZIONE.

valutazione scolastica
Proprio in questi giorni migliaia di studenti di tutte le età sono alle prese con verifiche e interrogazioni a raffica fatte poco prima degli scrutini e, quindi, della fine del quadrimestre.
Sorvolando sulla questione: ma dei bambini non possono fare troppe verifiche in un giorno bla bla bla, vorrei parlare del momento della valutazione in sè, soprattutto per quel che riguarda i bambini speciali;

Sì,Sì, ho detto davvero che questo post è per TUTTI gli insegnanti perchè, come BEN DOVRESTE sapere, l'alunno con difficoltà non è solo questione dell'insegnante di sostegno, ma di TUTTO IL TEAM DOCENTE, quindi potete tranquillamente continuare a leggere :-)

Come ben abbiamo studiato in diverse sedi a livello teorico, la valutazione oggettiva in toto è impossibile e non adeguata ma, ovviamente, la lettura del pensiero non è ancora una realtà quindi ci dobbiamo adeguare, ma:

se pensiamo a quanto possa essere inadeguata una verifica o un'interrogazione andata male per un bambino "senza difficoltà evidenti", immaginiamo quanto può essere poco adeguata per un bambino con difficoltà medie o gravi, che non svolge in autonomia nessun compito, che ha bisogno dell'aiuto continuo dell'insegnante, che non parla o non può muoversi o che detesta la scuola e, nel vedere una scheda, si arrampica sui lampadari.

Ecco perchè si parla di osservazione e di valutazione in itinere: per tutti gli alunni non possiamo solo affidarci a quello che ci raccontano i resoconti delle prove scritte o orali, ma dobbiamo guardare più in là:
-all'impegno,
-alla costanza,
-alle difficoltà presenti a scuola e a casa,
e a mille altri fattori a volte invisibili.

Nel sostegno la valutazione è più elastica proprio per la presenza di programmazioni differenziate che ci permettono di creare verifiche ad hoc per il bambino e basate sugli obiettivi individualizzati, ed è proprio sul sostegno dove l'occhio dell'insegnante ricopre la fetta maggiore della valutazione: L'OSSERVAZIONE DEI PROGRESSI DEL BAMBINO è LA MIGLIORE VALUTAZIONE POSSIBILE.

Ecco perchè, almeno nella scuola primaria, noi insegnanti non possiamo più cedere a insistenze di genitori o
valutazione scolastica
quant'altro di "ma come, aveva preso 9 della verifica e sulla pagella ha solo 8, come mai?", oppure " ma Lucia ha preso 9 mentre mio figlio solo 7 e hanno fatto gli stessi errori"; dobbiamo far capire che la valutazione è una delle parti più difficili del nostro lavoro e dobbiamo farla rispettando il più possibile le persone che abbiamo davanti, i nostri alunni, con i loro punti di forza e le loro debolezze.


Anche voi la pensate così o preferite affidarvi completamente al risultato dei test?
Come vi organizzate invece nelle scuole di ordini superiori?

A presto

maestra Maia


2 commenti:

  1. Secondo me è sbagliato dare voti e valutazioni in pagella senza svolgere momenti di verifica.
    L'insegnante professionale deve saper cogliere occasioni di verifica e saper strutturare verifiche. Conosco insegnanti che danno voti in pagella basandosi sull'ispirazione. Certo, le verifiche non bastano (è essenziale l'osservazione e la valutazione in itinere) ma secondo me sono utili anche per progettare e ri-progettare il percorso di apprendimento.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai proprio ragione: le verifiche in sè hanno una loro funzione importantissima per monitorare non solo il lavoro degli alunni ma anche il nostro ed è sbagliatissimo il comportamento di quelli (mi vengono in mente alcuni professori che ho avuto negli anni) che ti classificano in base a un voto: tu vali 6, tu vali 8 e non si spostano da lì manco a morire.
      Lavorando adesso sul sostegno però mi rendo conto dei limiti di queste verifiche: l'alunno che seguo può fare sempre bene un esercizio ma poi arriva alla verifica e per mille ragioni me lo sbaglia: cosa faccio?
      Per questo che la valutazione nel nostro lavoro è una delle parti più difficili................ non solo questa!! :-) :-)

      Elimina