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venerdì 14 settembre 2018

Quale quaderno adottare per italiano in prima? Righe o quadretti?


A ogni inizio della classe prima è sempre la stessa storia che si ripete:
Quale quaderno adottare per italiano in prima?
Usare le righe o i quadretti per imparare a scrivere?



Ogni insegnante ha il suo metodo per insegnare italiano in classe prima: c’è chi è ancora attaccato al globale, i fautori del sillabico/fonologico, fino a chi fonde i diversi approcci.
Allo stesso modo, gli insegnanti si dividono tra chi preferisce l’uso di un quaderno piuttosto dell’altro.
Ci sono diverse opzioni disponibili, ognuna portatrice di vantaggi e svantaggi diversi che è bene soppesare prima di scegliere:

1) Quadretti 0.5 cm.
2) Quadretti da 1 cm.
3) Righe di classe quinta.



1) Con il quadretto piccolo, si spinge il bambino a prestare più attenzione ai dettagli del tratto, lo si indirizza alla forma di una lettera meno grossolana e più avviata al futuro approccio al minuscolo e poi al corsivo. Si usano due quadretti in altezza e uno per la larghezza.
Svantaggio: all’inizio molti bambini potrebbero sentirsi persi, come davanti a un foglio bianco. Orientarsi nello spazio di un foglio pieno di minuscoli quadretti potrebbe risultare difficoltoso per molti, (bisogna destreggiarsi in una cella fatta di righe orizzontali e verticali), quindi per i primi tempi è bene segnare i binari entro cui i bambini dovranno scrivere, magari con colori e non solo righe.

2) Il quadretto grande è un ottimo compromesso tra le altre due opzioni: fornisce già lo spazio entro cui il bambino può operare, sia in altezza che in larghezza.
Svantaggi: per alcuni bambini potrebbero esserci ancora difficoltà nell’orientarsi in una pagina quadrettata. Generalmente si trovano meglio con le righe. Inoltre, le lettere verranno inevitabilmente scritte più grandi e per passare poi alla fase successiva dei nuovi caratteri da imparare, dovranno compiere uno sforzo in più per ridurre le dimensioni.



3) Da ex insegnante di sostegno, io consiglierei l’adozione delle righe di quinta. Semplici, chiare, il binario è già indicato ed è facilmente individuabile da tutti, soprattutto dai bambini che mostrano difficoltà visuo-spaziali.
Svantaggio: il bambino non ha una misura entro cui sviluppare la lettera in orizzontale.
I quadretti inoltre sono propedeutici alla matematica e spingono il bambino a trovare nelle linee orizzontali e verticali dei punti di orientamento, che lo aiuteranno quando dovrà mettere in colonna.

Infine, durante gli esami universitari, ci avevano consigliato di usare un quaderno piccolo per il primo anno. Anche se scomodo per l’insegnante, che deve incollare fotocopie grandi, il movimento della mano del bambino ne trae giovamento, in quanto lo spazio del foglio è proporzionato alla sua statura (per scrivere sulla prima riga in alto del quaderno grande, il bambino deve sforzarsi, a volte inginocchiandosi sulla sedia o alzandosi in piedi).

Come vedete, ci sono pregi e difetti in ciascuna scelta, quindi sta a voi decidere quale è meglio per voi, ma soprattutto meglio per i bambini.



Nella foto qui sopra, per esempio, vedete i quadretti piccoli che sto usando quest’anno, frutto di una scelta comune con le altre colleghe di italiano dell’interclasse. Per ora non mi sto trovando molto bene, però vedremo se i bambini in futuro ne trarranno giovamento.
P.S. non trovate che sia un disegno bellissimo?!

E voi, quale quaderno usate in classe prima per italiano?


2 commenti:

  1. Lo sai che per quanto riguarda parte dell’attività didattica alla scuola dell’infanzia ho sempre utilizzato quadernoni col quadretto da 1 cm. Per più motivi.
    1 Il bambino “piccolo” non si fa condizionare dalla quadrettatura e la dimensione del foglio è sufficientemente grande per i suoi scarabocchi
    2 Il bambino “mezzano” incomincia a considerare lo spazio- foglio
    3 Il bambino “grande” incomincia a orientarsi negli spazi strutturati dall’insegnante.
    L'utilizzo del “ quadernone è altresì utile per raccogliere i loro elaborati
    Questo per dirti che i “miei” bimbi non si troverebbero disorientati su un foglio quadrettato, almeno l’ho sempre sperato. Buon anno scolastico, di cuore.
    sinforosa

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    1. Io penso che la maggior parte dei bambini riesca ad adattarsi più o meno a tutto, solo che per alcune cose impiegheranno più tempo. Nella scuola primaria dovremmo però sempre avere un occhio di riguardo per quei bambini più in difficoltà, e magari utilizzare con loro qualche accortezza in aggiunta, come righe e un quaderno più piccolo, per aiutarli. ;-)

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